Palazzo Portinari Salviati: progetto di interior design  · 
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Palazzo Portinari Salviati: progetto di interior design

Palazzo Portinari Salviati è uno dei più importanti e rinomati edifici della storia di Firenze.

Costruito dalla famiglia Portinari, che diede i natali alla musa di Dante, Beatrice, fu acquistato da Jacopo Salviati (marito di Lucrezia de Medici) nel 1456, che lo ampliò e modificò in ciò che appare ad oggi come un magnifico esempio dell’architettura rinascimentale fiorentina.

Vi abitarono e soggiornarono alcuni grandi personaggi della storia della città e, proprio questi, sono divenuti i veri protagonisti del progetto d’interior di Spagnulo&Partners volto a convertire questo monumento in una dimora storica con al suo interno appartamenti, un ristorante stellato ed una SPA.

Il progetto si propone di creare un racconto che, attraverso i personaggi appartenuti alle due famiglie dei Portinari e dei Salviati, dispiega un percorso spaziale attraverso le vie di Firenze, riannodando i fili interrotti nel susseguirsi delle generazioni.

Gli ospiti del Palazzo di Beatrice con stupore faranno la conoscenza di personaggi oggi sconosciuti ai più, un tempo protagonisti delle vicende che resero Firenze unica nel mondo.

Chi dormirà nella stanza di Jacopo Salviati, il Gonfaloniere, scoprirà chi fu l’uomo che firmò l’incarico a Michelangelo di scolpire il David.

Chi soggiornerà nella camera di Lionardo Salviati potrà conoscere l’accademia della Crusca, la più antica istituzione europea di promozione linguistica, il cui vocabolario ebbe grande fortuna in tutta Europa e divenne modello per tutte le altre accademie europee nella redazione dei vocabolari delle rispettive lingue nazionali e sarà invitato a visitare la villa medicea di Castello, una delle principali ville suburbane della Famiglia Medici, il cui giardino è secondo solo a quello di Boboli.

Chi si soffermerà a leggere le vicende di Filippo Salviati, conoscerà uno degli amici più intimi del fondatore del metodo sperimentale alla base della scienza moderna, Galileo Galilei.

Chi si appassionerà ad Anton Francesco Corsi Salviati e a suo figlio Bardo Salviati avrà occhi nuovi per guardare al paesaggio della campagna toscana e scoprire che non a caso e nemmeno per grazia divina ma solo per intercessione umana in cima a quel cucuzzolo c’è un cipresso o in mezzo a quel giardino una palma.

Di storia in storia, attraverso l’amore, quello angelicato di Dante e quello romantico di Federico IV di Danimarca; la politica, dalla parte de’ Medici con Jacopo Salviati o nella fazione opposta con il Cardinale Francesco; la scienza, quella del cielo di Filippo e quella della terra di Anton Francesco; gli affari, quelli spregiudicati di Tommaso Portinari e quelli caritatevoli di Folco, padre di Beatrice, l’ospite assaporerà il privilegio di un racconto mai banale.

Alle meraviglie degli arredi, e alla ricchezza dei dettagli di finitura fanno da contraltare la segretezza di storie antiche, riportate in vita per essere sussurrate tra pochi intimi, a cui soli, tra tutti i milioni di stranieri che affollano la città, sarà dato di tornare a casa e raccontare il segreto del nome di colui che armò la mano che uccise Giuliano e ferì Lorenzo de’ Medici o il privilegio di essere stati ospiti nel palazzo di famiglia di Granduchi, Papi e Regine.