Borgo dei Conti Resort: progetto di interior design  · 
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Borgo dei Conti Resort: progetto di interior design

“In un mattino incantevole lasciai Perugia e provai la felicità di essere nuovamente solo. La città è in bella posizione, la vista del lago straordinariamente amena: mi sono ben impresso nella mente quelle visioni”.

«Il lago di Perugia offre uno spettacolo di grande bellezza. Mi struggo dal desiderio di avere al mio fianco qualcuno dei miei”.

Johann Wolfgang Goethe, 1786

«Dall’alto e al di là delle distese di uliveti, ammiravamo lo stesso incantevole paesaggio che si rifletteva negli occhi di Raffaello come aveva fatto in quelli di Augusto…».

Hans Christian Andersen

Ed è così che inizia la storia del “Borgo”. Con centinaia di storie umbre non dette, leggende e racconti di artisti e di bellezze naturali. Abbiamo usato frammenti di esse per creare contaminazioni creative e ispirazioni per il nostro procedere dentro il Borgo dei Conti.

Il Manifesto

La ricerca che ha ispirato il nostro lavoro è il segreto tra la bellezza trasfigurata dagli artisti e lo splendore diffuso dal paesaggio umbro.

L’enigma è se sia la campagna che è stata disegnata secondo i criteri prospettici, o se invece è la grazia e la perfezione dell’Umbria, che traspare da ogni singola roccia, che ha ispirato le proporzioni rinascimentali. La pittura del Quattrocento e Cinquecento diviene in questo senso paradigma per colori, materiali, proporzioni dell’impianto architettonico.

La pace rinascimentale anima, d’altra parte, anche le scelte più contemporanee degli arredi. Ai riferimenti di antica memoria per l’architettura si affianca, infatti, una visione contemporanea per gli arredi, di un’eleganza semplice definita dai colori e dai materiali della natura.

Il tutto è pieno di riferimenti colti ed allusioni profonde, in cui i paesaggi e l’architettura hanno la precedenza, come fossero una scenografia in cui gli ospiti sono i protagonisti.

L’approccio metodologico

L’Italia centrale diviene nel ‘400 il luogo principale dell’esperienza artistica Rinascimentale. In questo scenario, c’è una storia fondamentale che farà di Perugia un centro frequentatissimo ed unico per l’evolversi di una vera e propria scuola pittorica umbra: Pietro di Cristoforo Vannucci, detto il Perugino.

“Nel Perugino (…) semplicemente non c’è tenebra, nessun errore. Qualsiasi colore risulta seducente e tutto lo spazio è luce. Il mondo, l’universo appare divino: ogni tristezza rientra nell’armonia generale; ogni malinconia, nella pace.”

J. Ruskin, 1876

Anche prima, grandi maestri lavorano e si formano nella città umbra: Domenico Veneziano, Benozzo Gozzoli, Beato Angelico e soprattutto Piero della Francesca.

La scuola del Perugino è dunque un passaggio fondamentale nell’evoluzione della cultura pittorica rinascimentale, tanto che il giovane Raffaello la frequenta, facendone una meta importante della sua formazione.

La pittura rinascimentale in Umbria. Un tratto fondamentale che, come scriveva Curzio Malaparte, descrive ed al contemplo evolve il paesaggio, la natura, in un rapporto indissolubile di mutua influenza.

Così nascono i colori del progetto. Sono le cromie della pittura rinascimentale umbra che, a loro volta, filtravano la natura di un paesaggio meraviglioso. Ma l’Umbria, come d’altronde tutte le regioni italiane, nasconde anche un’altra grande storia: la cultura materiale. Quella rete di conoscenze, usi, costumi, modi del fare e materiali che, intrinsecamente legati al territorio dove si sviluppano, contribuiscono a costruire in modo profondo l’anima e l’identità di un luogo.

Abbiamo dunque cercato le esperienze più autentiche ed identitarie della cultura del fare umbra ed abbiamo trovato i materiali del progetto: il cotto etrusco a Montone (PG), la fornace Sugaroni a Castel Viscardo (TR), le pietre di San Terenziano, i tessuti di Giuditta Brozzetti a Perugia, e così via.

È questo un approccio filologico al progetto, in cui i contenuti fondamentali, le esperienze, sono il frutto di una ricerca che ha a che fare con la storia e le culture dei luoghi, prima ancora di qualunque scelta stilistica. L’albergo in questo senso diventa depositario dell’identità di un territorio, una sorta di “hub” culturale, in cui gli ospiti, semplicemente frequentandolo, sperimentano l’anima del luogo in cui trovano.

Riepilogo del progetto e sua articolazione

Asset fondamentali:

  • Posizione del Resort, immerso nel “cuore verde d’Italia”, circondato da un bosco privato di oltre 20 ettari;
  • Studio sul colore ispirato alla pittura rinascimentale umbra;
  • Cultura materiale umbra.

Progetto: Hotel di Lusso 5 Stelle, Relais & Chateaux
Dati dimensionali: 40 camere
Caratteristiche: Fit Out e FF&E, progetto d’arredo su misura, lighting design
© Spagnulo & Partners – all rights reserved
Photos: © Dario Garofalo e Diego de Pol
borgodeicontiresort.com